“Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento”, vol. I, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno, 2009.

Proseguendo negli intenti del progetto avviato nel 2006, il volume sul Cinquecento – secolo di esplosione della industria tipografica, ma interessante per l’alterazione di modi di produzione e diffusione della cultura  – ordina, raccogliendole in griglie agili e passibili di letture trasversali, nonché aperte all’integrazione, carte d’autore in una accezione ampia di letterato che abbraccia noti e meno noti: petrarchisti e berneschi, ma anche storici, filosofi, trattatisti o filologi. La mappatura manoscritta, attraverso il suo peculiare punto d’osservazione “dal basso dello scrittoio”, si distende in un catalogo di schede monografiche, frutto della collaborazione fra studiosi, seguite da dossier di immagini ragionate e una nota paleografica volta a offrire, per mezzo delle particolarità grafiche, spie preziose a fini attributivi.

While pursuing the objectives of the project started in 2006, the volume on the sixteenth century – marked by the explosion of the printing industry, but interesting because of the alteration of  modes of production and the diffusion of culture – ordering, collecting them in agile grids and subject to cross-readings,  as well as open to integration, papers of author in a broad concept of literate men that embraces both the known and unknown: Petrarchists and followers of Berni, but also historians, philosophers, essayists or philologists. The mapping of manuscripts, through its unique “from the bottom of the desk” point of view, offers a monographic card catalog – the result of a collaboration among scholars – followed by a dossier of reasoned images and a palaeographic note intended to offer, by means of graphic distinctive traits, valuable hints for the purpose of attribution.

[Scheda a cura di V. Talone]